Nel 1992 FRELIMO e RENAMO firmarono gli accordi di pace di Roma, definendo congiuntamente una nuova costituzione di stampo democratico. Nelle elezioni libere tenute negli anni successivi, il FRELIMO si confermò sempre primo partito dal Mozambico. Passata l'epoca della Guerra fredda, tuttavia, il FRELIMO ha ribaltato completamente la propria linea politica in senso decisamente liberale. In politica estera ha intessuto solide alleanze con Stati Uniti, Gran Bretagna e Portogallo. Nel 1995 il paese ha spontaneamente deciso di entrare nel Commonwealth. Il Mozambico è il primo paese non facente parte dell'Impero Britannico che accede a questa organizzazione. Nelle elezioni del 1994 Joaquim Chissano, al potere dal 1986, fu confermato Presidente con il 53% dei voti. Per l'assemblea costituente il Frelimo conquistò 129 deputati, la Renamo 112, e 9 rappresentati di tre partiti minori riuniti nell'Unione Democratica. Dalla formazione l'assemblea è riuscita a guadagnare maggiore indipendenza dall'esecutivo, raggiungendo nel 1999 il 53% della produzione legislativa. Nel 1996 il Mozambico ha contribuito a fondare a Lisbona la Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese, instaurando così un legame sempre più saldo con il Portogallo: gli scambi economici e culturali hanno ricevuto un notevole impulso grazie a questa iniziativa. Dopo il ritiro del Presidente Chissano, avvenuto nel 2005, il nuovo Presidente Guebuza ha proseguito la politica del predecessore, opponendosi tra l'altro in modo netto alla politica razzistica del vicino Zimbabwe di Mugabe. I profughi bianchi fuggiti dallo Zimbabwe sono infatti stati per la maggior parte accolti in Mozambico. Guebuza ha concesso loro non solo la cittadinanza mozambicana, ma anche le tenute agricole da tempo abbandonate che sono situate nel sud del paese. Gli agricoltori bianchi rhodesiani sono diventati così cittadini mozambicani, mettendo a disposizione della loro nuova patria la propria esperienza professionale in campo agricolo e creando buone prospettive per una ripresa dell'economia rurale, che tuttora risente degli effetti della guerra civile.
(da Wikipedia)